Una storia di famiglia
La storia dell’azienda, che porta il cognome di famiglia, inizia nel 1946 quando Santino Sacchetto decise di investire nel suo sogno: creare materie prime per il settore alimentare.
In oltre 70 anni di attività sono stati raggiunti molti nuovi traguardi, sempre nel rispetto delle origini storiche e dei valori trasmessi generazione dopo generazione.

IL PROGETTO
1946
L'intrapendente Santino Sacchetto presenta al Ministero dell'industria e del Commercio il progetto di un nuovo impianto per la produzione di conserve speciali e gelatine di frutta, da realizzare nel centro di Lagnasco.
PRIMA COLONNA DI DISTILLAZIONE
1950
L'UTIF (Ufficio Tecnico delle Imposte di Fabbricazione) di Torino, rilascia la licenza n.8, per l'esercizio di una distilleria. Viene così installata una colonna di distillazione per la produzione di alcool grezzo.


ALCOOL ALIMENTARE
1952
Con l'aggiunta di una nuova colonna di rettifica, viene prodotto l'alcool alimentare, che permetterà una migliore ottimizzazione dei prezzi, e il raggiungimento di una produzione di circa 8 ettanidri al giorno.
ALCOOL E FRUTTA
1960
Nel corso degli anni aumenta la produzione di alcool da frutta, arrivando a 45 ettanidri al giorno, equivalenti a 1.000 quintali al giorno di frutta (in particolare di mele e pere).


AMPLIAMENTO AZIENDA
1966
Nell'impossibilità di ampliare ulteriormente l'azienda nel centro cittadino, la produzione viene trasferita nella periferia del paese, con la costruzione di nuovi spazi e nuovi impianti produttivi. La produzione arriva a circa 120 ettanidri al giorno (pari a 240 tonnellate al giorno) di frutta lavorata.
COMUNITÀ EUROPEA
1968
In seguito alle forti eccedenze di frutta sul mercato, la comunità Europea consente la costituzione di enti nazionali (A.I.M.A. Italia) per gli interventi nel Mercato Agricolo a prezzi garantiti, destinando questa eccedenza anche alla distillazione.


NUOVO IMPIANTO
1980
L'azienda individuale "Santino Sacchetto" cresce e, con la collaborazione dei figli Giuliano e Giuseppe, si costituisce la Santino Sacchetto SrL. Viene acquistato un nuovo impianto di distillazione, a doppio effetto sotto vuoto, con una potenzialità di 300 ettanidri al giorno. In tutti questi anni lavorano diverse materie prime di derivazione agricola quali mele, pere, pesche, vino, patate e melasso.
DIVERSIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE
1985
Si inizia il primo processo di diversificazione della produzione, iniziando a utilizzare come materia prima il frumento tenero, ottenendo così, oltre all'alcool, amido e proteine.


AGRICOLTURA BIOLOGICA
1987
L'azienda inizia a lavorare anche materie prime da agricoltura biologica certificata permettendo così di ampliare la produzione e rivolgersi ai mercati esteri, sensibili a questi nuovi prodotti.

AUMENTO DELLA PRODUZIONE
1987 - 2000
Continua la crescita aziendale tramite investimenti volti ad ottimizzare e dunque aumentare le capacità produttive: l'azienda sostituisce vecchi impianti con conseguente incremento della qualità e grande attenzione anche all'efficientamento energetico. Non solo, vengono implementate le linee di produzione di modo da ampliare l'offerta con prodotti diversi dallo standard, come ad esempio l'Amido Nativo di Frumento Deglutinato e l'Amido di Frumento modificato.
SACCHETTO GREEN
2003
L’azienda continua ad investire in ambito “Green” e quindi nelle energie da fonti rinnovabili, installando un impianto di cogenerazione alimentato a biogas con potenza nominale di 3 MW.


SOCIETÀ PER AZIONE
2004
La Santino Sacchetto Srl diventa società per azioni: viene costituita la SACCHETTO S.p.A.

DIVERSIFICAZIONE DELLA MATERIA PRIMA
2012
Si inaugura una nuova amideria dedicata esclusivamente alla lavorazione del riso. Comincia così la commercializzazione di derivati quali amidi, proteine e cristalli prevalentemente da riso italiano.

NUOVA CENTRALE TERMICA
2018
Realizzata una nuova centrale termica di generazione e cogenerazione alto rendimento a Gas Naturale per una potenza nominale complessiva di 16 MW.
AMPLIAMENTO IMPIANTI
2022
Attivato un innovativo impianto di essiccamento RingDryer in grado di incrementare notevolmente la produzione nonché il risparmio energetico per singola unità di prodotto.
La Sacchetto entra a far parte della Starch Europe: scopri di più qui.


1946
L'intrapendente Sacchetto santino presenta al Ministero dell'industria e del Commercio il progetto di un nuovo impianto per la produzione di conserve speciali e gelatine di frutta, da realizzare nel centro di Lagnasco.

1950
L'UTIF (Ufficio Tecnico delle Imposte di Fabbricazione) di Torino, rilascia la licenza n.8, per l'esercizio di una distilleria. Viene così installata una colonna di distillazione per la produzione di alcool grezzo.

1952
Con l'aggiunta di una nuova colonna di rettifica, viene prodotto l'alcool alimentare, che permetterà una migliore ottimizzazione dei prezzi, e il raggiungimento di una produzione di circa 8 ettanidri al giorno.

1960
Nel corso degli anni aumenta la produzione di alcool da frutta, arrivando a 45 ettanidri al giorno, equivalenti a 1.000 quintali al giorno di frutta (in particolare di mele e pere).

1966
Nell'impossibilità di ampliare ulteriormente l'azienda nel centro cittadino, la produzione viene trasferita nella periferia del paese, con la costruzione di nuovi spazi e nuovi impianti produttivi. La produzione arriva a circa 120 ettanidri al giorno (pari a 2.400 quintali al giorno) di frutta lavorata.

1968
In seguito alle forti eccedenze di frutta sul mercato, la comunità Europea consente la costituzione di enti nazionali (A.I.M.A. Italia) per gli interventi nel Mercato Agricolo a prezzi garantiti, destinando questa eccedenza anche alla distillazione.

1980
L'azienda individuale Santino Sacchetto cresce e con la collaborazione dei figli Giuliano e Giuseppe si costituisce la Santino Sacchetto SrL. Viene acquistato un nuovo impianto di distillazione, a doppio effetto sotto vuoto, con una potenzialità di 300 ettanidri al giorno. In tutti questi anni lavora diverse materie prime di derivazione agricola quali mele, pere, pesche, vino, patate e melasso.

1985
Si inizia il primo processo di diversificazione della produzione iniziando a utilizzare come materia prima il frumento tenero, ottenendo così, oltre all'alcool, amido e proteine.

1987
L'azienda inizia a lavorare anche materie prime da agricoltura biologica certificata permettendo così di ampliare la produzione e rivolgersi ai mercati esteri, sensibili a questi nuovi prodotti.

1987 - 2000
Continua la crescita aziendale tramite investimenti volti ad ottimizzare e dunque aumentare le capacità produttive: l'azienda sostituisce vecchi impianti con conseguente incremento della qualità e grande attenzione anche all'efficientamento energetico. Non solo, vengono implementate le linee di produzione di modo da ampliare l'offerta con prodotti diversi dallo standard, come ad esempio l'Amido Nativo di Frumento Deglutinato e l'Amido di Frumento modificato.

2003
L’azienda continua ad investire in ambito “Green” e quindi nelle energie da fonti rinnovabili, installando un impianto di cogenerazione alimentato a biogas con potenza nominale di 3 MW.

2004
La Santino Sacchetto Srl diventa società per azioni: viene costituita la SACCHETTO S.p.A.

2012
Si inaugura una nuova amideria dedicata esclusivamente alla lavorazione del riso. Comincia così la commercializzazione di derivati quali amidi, proteine e cristalli prevalentemente da riso italiano.

2018
Realizzata una nuova centrale termica di generazione e cogenerazione alto rendimento a Gas Naturale per una potenza nominale complessiva di 16 MW.

2022
Attivato un innovativo impianto di essiccamento RingDryer in grado di incrementare notevolmente la produzione nonché il risparmio energetico per singola unità di prodotto.
La Sacchetto entra a far parte della Starch Europe: scopri di più qui.